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“Sto meglio in carcere”. Sono queste le parole nella perizia psichiatrica firmata dallo psichiatra Mario Mantero per il 31enne bengalese che, lo scorso agosto, ferì a cocci di bottiglia una donna di 64 anni dopo uno scatto di follia in largo La Foppa.
L’Ansa ha visionato la perizia. Secondo quanto viene scritto nel rapporto, l’uomo per arrivare in Italia 8 anni fa pagò “15 mila euro e 7 mila euro per il permesso di soggiorno”, dopo aver studiato anche legge per fare l’avvocato nel suo Paese, e poi lavorò come “operaio sottopagato per 3 euro all’ora” in alcune fabbriche tessili del Napoletano in una condizione che lo rendeva “triste e disperato”, senza amici, e si “vergognava per questo”.
Così, rispetto a quella esistenza, “meglio il carcere”. E’ così che nella perizia psichiatrica viene raccontata la storia del trentunenne bengalese che, lo scorso 12 agosto, ha aggredito e ferito in varie parti del corpo con un coccio di bottiglia una donna di 64 anni, in largo La Foppa a Milano.
La perizia ha accertato l’incapacità di intendere e di volere al momento dei fatti dell’uomo, difeso dal legale Andrea Aloi, che si è avvalso del consulente tecnico e psichiatra Marco Frongillo.
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